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Channel: Curiosità – CineZapping
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American Horror Story: ecco gli indizi su Lady Gaga

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Qualche giorno fa Lady Gaga ha annunciato che farà parte della prossima stagione di “American Horror Story e ha anche svelato il tema, “Hotel“. Dopo una casa infestata, un manicomio, una congrega di streghe e un circo itinerante di freaks, questa sembra quasi un’ambientazione “normale” ma si presta benissimo al mondo dell’horror.

Diversi mesi fa Ryan Murphy aveva annunciato di aver disseminato indizi sulla quinta stagione di “American Horror Story” negli episodi del “Freak Show“, puntando l’attenzione sul cappello a cilindro (Top Hat) che si vedeva nella caffetteria e nei bicchieri da asporto. Così sono partite tutte le ipotesi dei fan sul significato di quel cappello a cilindro. Tutti hanno pensato a qualunque cosa, ma non sono riusciti ad azzeccare il collegamento.

Top Hat“, appunto “Cappello a cilindro“, è un film del 1935 con protagonisti Fred Astaire e Ginger Rogers. E fin qui tutto fila. Ma che c’entra Lady Gaga? Il cappello a cilindro non stava lanciando un segnale solo per quanto riguarda il tema della quinta stagione ma anche per la popstar, interprete di “Cheek to cheek“, il brano in cui Lady Gaga duetta con Tony Bennett originariamente è stato scritto proprio per “Top Hat”. L’arcano è svelato, ma sarebbe stato praticamente impossibile arrivarci senza qualche aiutino in più, a rivelarlo adesso è stato Entertainment Weekly, che spiega anche che Lady Gaga era in accordi con Ryan Murphy e Brad Falchuck già dallo scorso autunno e il ruolo per lei era già stato pensato, ma è stato mantenuto il silenzio assoluto. La sorpresa per i fan di Gaga e della serie è arrivata solo alla fine di febbraio, perfino FX per lungo tempo non ha saputo nulla delle intenzioni di Murphy di inserire la popstar in “Hotel“, la quinta stagione della serie arriverà il prossimo autunno, avremo un bel po’ di attesa.


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Hotel da paura per “American Horror Story: Hotel”

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Subito dopo la fine del “Freak Show“, Ryan Murphy ha annunciato la quinta stagione di “American Horror Story” e Lady Gaga ha annunciato di essere tra i protagonisti. La nuova stagione di una delle serie più apprezzate degli ultimi anni sarà “Hotel“, ambientata quindi in un albergo che di certo non avrà l’aspetto e l’atmosfera rassicuranti.

Anche nelle stagioni passate abbiamo visto che molti dei fatti di “American Horror Story” traggono ispirazione da altre opere e in molti casi da fatti realmente accaduti, che vengono fedelmente riportati o romanzati. In ogni caso si sa che spesso la realtà è in grado di superare la fantasia e il sito Moviepilot ha individuato tre alberghi dell’orrore che potrebbero finire nella sceneggiatura di “American Horror Story: Hotel“.

Il Cecil Hotel

Si trova a Los Angeles, il contesto è contemporaneo perché i fatti risalgono al 2013, quando la studentessa Elisa Lam è stata trovata morta annegata nel serbatoio dell’acqua. Il tutto è stato scoperto quando i clienti hanno iniziato a lamentarsi per lo strano sapore dell’acqua. Nell’hotel hanno alloggiato due serial killer: Richard Ramirez e Jack Unterweger.

Murder Castle

Qui torniamo indietro nel tempo, alla fiera mondiale che si tenne a Chicago nel 1893. Per l’occasione H. H. Holmes decise di costruire un hotel gigante ma al suo interno si nascondevano anche passaggi segreti, trappole e labirinti che nessuno avrebbe mai potuto immaginare. L’uomo fece disegnare il progetto a più architetti in modo che nessuno potesse conoscere bene i suoi segreti.

Il giardino di Allah

Si tratta della casa dei sogni dell’attrice Alla Nazimova, che la acquisì nel 1919 per poi trasformarla in hotel per bisogno di soldi. Tra i clienti abituali del posto c’era anche l’attrice Marlene Dietrich, che aveva recitato in un film dallo stesso titolo (ma anche Frank Sinatra, Igor Stravinsky, Humphrey Bogart e Gary Cooper), un cliente fisso aveva raccontato anche le abitudini degli ospiti, i festini degli attori nella Hollywood degli anni Venti, tutto quello che succedeva lontano da occhi indiscreti. Nessun omicidio ma sicuramente molti intrighi che non farebbero male alla trama di “American Horror Story“, ambientati in un’epoca indubbiamente affascinante.


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Le 10 frasi più banali dei film (Parte 1)

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A metà tra un capolavoro e una “cagatx pazzesca“, il cinema americano propone da sempre un’infinità di film scontati e senza capo né coda. Sono quelle pellicole di cui è composto gran parte del panorama cinematografico: quei film horror, di azione e le commedie che poco hanno da offrire dal punto di vista di storia e dialogo.

Concentrandoci su quest’ultimo, Cinezapping è andato alla ricerca delle frasi più banali che possono aiutarvi a capire quando è il momento di scappare dal cinema, o cambiare canale. Così, se la prossima volta che vedrete un film uno dei personaggi pronuncerà una di queste frasi, capirete di trovarvi in questa “zona grigia” molto poco originale.

1 – “Se le torci un solo capello, io…”

I puntini di sospensione non sono un caso: il protagonista non finisce mai la frase. D’altronde non saprebbe che dire, visto che mentre la sua amica (con cui alla fine nascerà una storia d’amore, è sicuro) è finita chissà dove tra le grinfie dei nemici, lui generalmente sta legato come un salame ad una sedia. Di solito la scena si svolge così: la scena inizia con lui che si trova già sulla sedia. Dopo essere stato preso a botte tutto il tempo dai cattivi, uscendone solo con qualche graffietto sul volto, arriva il cattivo-dei-cattivi a spiegargli che hanno catturato anche la sua amica. Lui è talmente infervorato che si permette di urlargli la suddetta minaccia agitandosi sulla sedia. E com’è giusto che sia, solo per aver detto una banalità simile, prende altri schiaffi. Quelli dello spettatore.

2 – “Sono orgoglioso di te”

La frase conclusiva di ogni teen movie che si rispetti. Il protagonista (o la protagonista) è riuscito dopo tante peripezie a raggiungere il suo obiettivo: ha vinto il campionato di football/è diventata reginetta del ballo di fine anno/ha sgominato una banda di rubagalline, o qualcosa di simile. Nella scena finale qualcuno arriverà sempre a ricordargli quanto sia speciale e meraviglioso. Ed ecco che scatta la frase banale, un tenero abbraccio e qualche lacrimuccia.

Una Spia al Liceo

3 (o 2 Bis) – “La mamma sarebbe fiera di te”

Restiamo sempre nei film per teenager (Foto sopra: “Una Spia al Liceo”, capolavoro con Miley Cyrus), ma stavolta ci addentriamo in qualcosa di più sofisticato e drammatico. Uno dei genitori della protagonista – generalmente è una ragazza – è venuto a mancare quando lei era piccola. Si fa menzione del fatto solo a inizio film per poi dimenticarcene per 90 minuti e riproporlo (per ricordarlo) nella scena finale, quella strappalacrime.
La ragazza ha appena fatto qualcosa di sensazionale (vedi esempi in frase 1), tutti sono orgogliosi di lei e la stanno festeggiando, quando a un certo punto arriva il padre, parte la musica sdolcinata, c’è un attimo di silenzio imbarazzato e poi… colpo di scena, le dice la frase che ben conosciamo: “la mamma sarebbe fiera di te”. La figlioletta proprio non se l’aspettava, e nemmeno noi!

4 – “Te la caverai”

Test clinici condotti senza alcuna coscienza su cuccioli di panda hanno dimostrato che ascoltare questa frase aumenta a livello esponenziale la possibilità che si muoia all’istante. Dire una cosa simile in un momento di enorme difficoltà equivale quasi sicuramente a far precipitare la situazione. Non c’è frase che porti più sfiga di questa in un film. Il malcapitato è steso a terra gravemente ferito e il gufo gli sta sopra a ripetergli che andrà tutto bene e se la caverà. I registi, molto sapientemente, fanno un’inquadratura in primo o primissimo piano nascondendo agli occhi degli spettatori le mani del morente che strizzano il cavallo dei pantaloni.

5 – “Prendi me, piuttosto! Prendi me!”

Il film prenderebbe una piega bellissima se davvero accettassero la proposta. “Ok, prendiamo te”, e giù di scudisciate, botte da orbi e giochi erotici con Mr. Grey. Invece no, perché quello che urla una cosa simile lo fa solo per fare bella figura. La porta magari si è già chiusa da qualche secondo e l’eroe sta solo urlando per salvarsi la coscienza ed essere a posto con se stesso. E fa pure la faccia disperata, il bastardone!
Avviso per chi vive nella vita reale: queste cose accadono solo nei film. Se provate anche voi a urlare cose di questo tipo, non è escluso che i cattivi accettino lo scambio. Nel caso in cui voi siate quello che è stato preso per primo, non sperate che il vostro amico dica una cosa simile. E’ la vita vera, bellezza!

Continua con la Parte 2…

 


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Le 10 frasi più banali dei film (Parte 2)

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Continuiamo a scorrere il nostro prezioso manuale per capire quali sono i film da evitare al cinema e in tv. Dopo aver indicato le prime 5 frasi banali dei film nel precedente articolo, proseguiamo e terminiamo la nostra ricerca.

6 – “Insegua quell’auto!”

Ah, i vecchi film anni ’80 – ’90, quando gli inseguimenti avvenivano in taxi e i protagonisti vi entravano e ordinavano al conducente di stalkerare qualcuno (*emoticon del cuoricino*). Ora avviene un po’ meno spesso, ma ogni tanto qualche film di serie b ce lo ripropone sostituendo il tassista indiano con le bambole vodoo come arbre magiche a un autista a caso. Adesso il nostro eroe entra in una macchina qualunque, trova Niki Lauda al volante e insegue la macchina che gli interessa. Lovely.

7 – “Dividiamoci”

Entriamo nel grande mondo del cinema horror/thriller, dal quale estrapoliamo solo una frase per ragioni di spazio e tempo (non escludiamo in futuro la pubblicazione di un libro sulle “1001 frasi senza senso dei film horror”). Che siano in una casa stregata, in un bosco in piena notte, o in qualunque altro posto (l’importante è che sia buio pesto), quando una comitiva di studenti universitari dovrà andare a cercare qualcuno da qualche parte, quello laureato in Scienze Politiche se ne uscirà fuori con la grande idea di dividere il gruppo. Ecco quindi che la carovana che avrebbe fatto il cul* a strisce al mostro si scinde in uno sparuto gruppo di pecorelle smarrite, finendo morti stecchiti uno ad uno. Eccetto i protagonisti, naturalmente, che sapevano di salvarsi fin dall’inizio grazie al tatuaggio in fronte che glielo ricordava.

Segua quella macchina

8 – “Dal primo momento che ti ho vista/o….”.

Zuccheri + zuccheri + zuccheri = diabete. Non è facile scrivere film d’amore perché spesso si rischia di cadere nelle banalità. Per uno sceneggiature che ci riesce, almeno altri quattro fanno un grosso buco nell’acqua. Prendendo in analisi i film di quest’ultimi, parliamo della frase che i ragazzi dicono alle ragazze, o viceversa. “Dal primo momento che ti ho vista”: ti ho amata, ho saputo che saresti stata mia, non ho più smesso di pensarti eccetera eccetera eccetera. Nei film funziona sempre, davvero, sempre. Costantemente. E allora perché io rimedio solo schiaffi e risate in faccia? Eppure faccio Scienze Politiche! (*emoticon triste*)

9 – “E’ solo un graffio”

“E’ solo un graffio, ma – perdio! – quanto basta!”. Perfino Mercuzio prima di morire aveva risposto incazzoso a quel pischello di Romeo che continuava a rincuorarlo. Se la ferita è larga quanto il Gran Canyon, perché devi dirgli che è solo un graffio? Sgorga sangue dalla giugulare, è senza una gamba, ha i polmoni riversi sull’altro lato della strada, ma “è solo un graffio, è solo un graffio”. La stessa cosa le dice lo stesso protagonista quando la cosa succede a lui: ha 4 proiettili conficcati nel petto, ma quando qualcuno gli si avvicina per sincerarsi delle sue condizioni, lui mette sù gli occhiali di Horatio Caine e pronuncia la sua frase a effetto: “E’ solo un graffio. Yeeeeeeeeeaaaaaaaaah“.

10 – “Andate avanti senza di me”

E’ giunto il momento di scappare e tutti iniziano a correre, quando, incredibilmente, qualcuno cade e rimane ferito steso a terra. Il gruppo si ferma a guardare lo sfigato che, dolorante, non riesce a rialzarsi. Che fare? Da una parte verrebbe da scappare via e lasciare l’infermo lì dov’è (“E’ la selezione naturale, amico”), dall’altra ti dispiace lasciarlo lì a morire. Ma ecco che, mentre il gruppo è assorto nei suoi dubbiosi pensieri, l’amico inizia a fare la vittima: “Andate avanti senza di me”, dice. “Ok”, risponde il gruppo, poi gambe in spalla e se ne va. Così, nella vita vera. Nei film tutti si fermano per raccogliere la vittima e trascinarsela per tutto il tempo lungo la scalata del K2.

Queste erano, secondo CineZapping, le 10 frasi più banali che ci possono essere nei film. E adesso, quando le sentirete e vorrete scappare via, non diteci che non vi avevamo avvertito!

Voi ne conoscete altre?


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Tutto quello che non sapevate su “I Goonies”

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I Goonies” è un film che non può mancare nella videoteca di nessuno, soprattutto di chi è cresciuto negli anni Ottanta e Novanta. Il film cult festeggia proprio adesso i trent’anni, per rendere omaggio alla pellicola e anche per salutare Mary Ellen Trainor che ci ha lasciati, ecco una lista di curiosità che forse in tutto questo tempo vi erano sfuggite.

La mappa del tesoro di Willy l’orbo

J. Michael Riva, production designer del film, non aveva trovato vernice per rendere la mappa più antica. Dopo averla ingiallita con il classico metodo del caffè, decise di usare il suo stesso sangue per darle un tocco più horror. La mappa del tesoro è stato un cimelio che l’attore Sean Astin ha deciso di portare via dal set. Molti anni dopo la madre per errore la buttò via pensando che si trattasse di cartacce. Proviamo un dolore indicibile al solo pensiero.

I Goonies - Mappa

I veri nomi dei personaggi

Alcuni dei ragazzi del film sono noti solo per i loro soprannomi, come Data. Il suo vero nome è Richard Wang, Mouth si chiama Clark Devereaux, Chunk è Lauren Cohen e Sloth è Lotney Fratelli.

Sloth

Il mitico Sloth era interpretato da John Matuszak, giocatore di football per molto tempo negli Oakland Raiders, infatti indossa una loro maglietta anche nel film. Per calarsi nei panni di Sloth il giocatore-attore doveva sottoporsi a cinque ore di trucco, tra cui l’aggiunta di vari meccanismi per poter controllare a distanza il movimento delle orecchie e degli occhi. John Matuszak purtroppo è morto quattro anni dopo l’uscita del film, a soli 38 anni, a causa di un arresto cardiaco.

Sloth

La nave di Willy l’orbo

La celebre nave Inferno è stata riciclata dall’attrazione di Disneyland di Pirati dei Caraibi (dalla quale poi è nata la fortunata saga con Johnny Depp) allora in fase di restauro, ed era ispirata al film “Lo sparviero del mare” di Michael Curtiz che si vede anche ne “I Goonies“. Richard Donner decise di tenere nascosta la nave per poi farla vedere ai ragazzi e avere una reazione più naturale possibile. Josh Brolin era così sorpreso che la sua esclamazione (“merda!”) ha costretto tutti a rigirare la scena. La nave dopo le riprese è stata messa all’asta ma nessuno l’ha voluta perciò è andata distrutta. In quanti si stanno mangiando le mani?

The Goonies - Inferno

La piovra gigante

Nel film è stata tagliata una scena in cui una piovra gigante attaccava i ragazzi del gruppo e che sarebbe stata accompagnata dal brano “8 Arms To Hold You” dei The Goon Squad. I produttori pensavano che il brano avrebbe avuto grande successo ma l’eliminazione della scena ha fatto crollare le vendite. La scena comunque è stata ripresa nel video di Cindy Lauper (di cui parliamo subito dopo) e viene citata alla fine del film quando Data racconta ai suoi genitori che la piovra era davvero spaventosa.

Goonies R Good Enough

Cindy Lauper ci ha regalato una delle perle musicali memorabili degli anni Ottanta ed uno dei video più assurdi dell’epoca. Nel video, per chi non l’avesse notato, ci sono numerosi cameo, in primis quello di Steven Spielberg, ma appaiono anche la madre della cantante, le Bangles e il wrestler Andrè the giant, tra i tanti.

giphy

James Bond

Steven Spielberg ama inserire dei riferimenti a James Bond nei suoi film. Nel caso de “I Goonies” ha sfruttato Data con la sua cintura con su scritto “007”, il ragazzino poi ascolta il tema di James Bond prima di fare irruzione a casa di Mikey scivolando sulla corda. Certo non passa inosservato il volo di Josh Brolin sulla mini bicicletta, omaggio a E. T.

Rube G

Questa è una chicca per veri intenditori. La scritta “Rube G” è dipinta sul cancelletto d’apertura dal quale deve passare Chunk all’inizio del film. Il nome si riferisce a Rube Goldberg, fumettista premio Pulitzer che amava inserire nei suoi fumetti macchine complicatissime per svolgere funzioni molto semplici, esattamente come tutto il meccanismo che serve ad aprire il cancello di casa Walsh.

rube g

I cameo

Alcuni personaggi della troupe fanno la loro comparsa all’interno del film, come l’assistente alla regia Jennie Lew Tugend che appare nei panni della mamma di Data. Ci sono anche un cameraman nei panni del padre di Mouth, un suo collega che interpreta l’uomo morto che si trova nel freezer in cui rimane bloccato Chunk e lo stesso Richard Donner, uno dei due poliziotti in scooter sulla spiaggia.

Il Commodore 64

Datasoft ha prodotto il gioco de “I Goonies” per Commodore 64. Per passare da un livello all’altro il giocatore deve risolvere dei puzzle, usando due membri del gruppo dei goonies fino a raggiungere l’uscita. I puzzle sono basati sul film così come le schermate, compresa la scena tagliata della piovra che compare nel settimo livello.

Indimenticabile Chunk

Oggi Jeff Cohen è parecchio diverso rispetto a quando interpretava l’adorabile Chunk, uno dei personaggi più amati in assoluto. Sfruttando la fama derivata dal film, quando si è candidato come presidente all’Università di Berkeley ha usato come slogan “Chunk for president“. E a proposito del suo personaggio, alla fine de “I Goonies” vediamo che Chunk e i suoi genitori decidono di adottare Sloth, nella versione letteraria non solo viene adottato ma Sloth ha pure il suo bar mitzvah!

La danza del ventre di Chunk

Vi ricordate la danza del ventre di Chunk? Se avete buon occhio potete notare delle chiazze rosse sul suo petto e sullo stomaco. Jeff Cohen aveva la varicella quel giorno, ma si presentò comunque sul set per paura di essere rimpiazzato. La determinazione l’ha premiato e quella scena oggi è leggenda.

I Goonies - Chunk

Se non vi bastano tutte queste curiosità, potete continuare a leggerne altre su IMDb Trivia!

 

 


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Peter Jackson: la casa di Bilbo Baggins ricreata in cantina

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C’è chi in cantina ci mette solo le cianfrusaglie polverose e chi invece si permette di ricostruirci la copia esatta della casa di Bilbo Baggins. E’ il caso di Peter Jackson, regista delle trilogie “Il Signore degli Anelli” e “Lo Hobbit“, che a quanto pare ha perso la testa per il mondo tolkeniano.

Il regista neozelandese è ormai il Nerd Fan numero uno della Terra di Mezzo, per questo ha deciso, grazie allo sforzo di un team di artisti e decoratori, di trasformare la sua cantina (che a quanto pare è molto spaziosa) nella riproduzione fedele della casa di Bilbo Baggins, l’incantevole Bag End.

Un dettaglio del poster de Lo Hobbit - Un Viaggio Inaspettato

Al progetto hanno lavorato creativi e designer importanti, gli stessi che avevano dato vita al mondo hobbit nelle trilogie. Il set designer Bino Smith ha raccontato il modo in cui si accede a Bag End e a come non sia stato tralasciato alcun dettaglio.

Il suo occhio per ogni dettaglio è tale che abbiamo ricostruito perfettamente ogni frammento di Bag End nello stesso identico modo in cui la vediamo nei film, ma perfettamente abitabile. Bag End si trova sottoterra. Per arrivarci bisogna entrare in alcuni tunnel. Entri in casa, poi vai nella zona dove si trova il vino e spingi una bottiglia. Una porta si apre, entri in un lungo corridoio di circa 35 metri, che abbiamo costruito interamente, poi scendi giù, trovi uno scheletro e alcuni corpi, ti infili in una camera di tortura, sposti un libro in una libreria ed entri dentro Bag End.

Proprio come farebbe qualunque ragazzino che abbia appena costruito la sua casetta sull’albero, Jackson ha ovviamente colto l’occasione per invitare i suoi amici – Steven Spielberg e George Lucas – a godersi la sua nuova casa. Qualora anche voi siate amici di Jackson, sappiate che potete passare a trovarlo nella sua dimora anni ’30 che si trova a Masterton, in Nuova Zelanda.
Adesso sapete anche come entrarci.

 


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10 curiosità su Wayward Pines

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Wayward Pines è una miniserie televisiva statunitense prodotta dalla Fox e trasmessa in Italia dal 14 Maggio 2015.

Il protagonista è Ethan Burke, un agente speciale chiamato a indagare sulla scomparsa di due colleghi. In seguito a un brutto incidente d’auto si ritrova a Wayward Pines, un’insolita cittadina dell’Idaho da cui nessuno può uscire e dove bisogna rispettare delle regole ferree (“mai parlare del passato“, “rispondi sempre al telefono quando squilla“).

Non riveliamo altro per non rovinarvi il proseguimento della serie, ma possiamo proporvi 10 curiosità che caratterizzano la misteriosa Wayward Pines.

1. DAL LIBRO ALLA TV
Wayward Pines è basata sull’omonima trilogia di romanzi scritta da Blake Crouch. I romanzi hanno avuto così tanto successo che altri autori hanno deciso di scrivervi storie alternative.

2. FIRMA D’AUTORE
Tra i produttori esecutivi della serie c’è M. Night Shyamalan, autore e regista di film come “Il Sesto Senso“, “Signs” e “The Village“. Il regista statunitense ha diretto la prima puntata della stagione.

3. L’AUTISTA MORLAN
Il profilo di Arlen Morlan, la segretaria dello sceriffo Pope, indica che in precedenza aveva lavorato come autista di uno scuolabus. L’attrice che la interpreta, Siobhan Fallon Hogan, era l’autista di scuolabus anche in “Forrest Gump” (foto sotto).

Forrest Gump

4. RIFERIMENTI
Mentre l’intera serie è chiaramente ispirata a “I segreti di Twin Peaks” di David Lynch, alcuni particolari sono presi da altri film e serie tv di successo. Molteplici i riferimenti a “Lost“, “Il prigioniero“, “X-Files” e “Ai confini della realtà“. La “finzione” delle donne di Wayward Pines riporta alla mente “La donna perfetta” Nicole Kidman.
La cittadina sorvegliata 24 ore su 24 da telecamere nascoste strizza l’occhio a “The Truman Show“.

5. ANCORA INSIEME
Matt Dillon e Terrence Howard, che nella serie interpretano rispettivamente l’Agente Speciale Ethan Burke e lo sceriffo Pope, avevano già lavorato insieme. L’ultima volta era stata nel film del 2004 “Crash: Contatto fisico“. Anche lì Matt Dillon era un “tutore della legge”.

6.  UNA SOLA STAGIONE?
Ancora non si hanno notizie certe sul futuro della serie, che inizialmente era stata concepita per finire dopo la prima stagione (10 puntate totali).

7. L’IMPERO DI POPE
Secondo show della Fox con Terrence Howard (lo sceriffo Pope). Il primo era “Empire“, serie Tv del 2015 nella quale interpretava Lucious Lyon, ex spacciatore diventato magnate della musica hip-hop (foto sotto).

Terrence Howard

8. LE RIPRESE
Le riprese si sono svolte in diverse location canadesi, nella Columbia Britannica: gli interni sono stati girati a Burnaby; gli esterni nei dintorni di Agassiz. Su Youtube è possibile trovare il video backstage della costruzione di WP.

9. GUGINO-DILLON
Non è la prima volta che Carla Gugino (Kate Hewson) recita con un “Dillon”: aveva già lavorato con il fratello minore di Matt, Kevin Dillon, nella serie HBO “Entourage“, trasmessa dal 2004 al 2011.

10. VECCHI LAVORI
Alcuni precedenti lavori dei personaggi di Wayward Pines:

Matt Dillon – “Tutti pazzi per Mary”, “I ragazzi della 56a strada”, “Crash-contatto fisico”.
Carla Gugino – “Una notte al museo”, “Sin City”, “Watchmen”.
Toby Jones – “Harry Potter e la Camera dei Segreti”, “Hunger Games”, “Il racconto dei racconti”.
Juliette Lewis – “Assassini Nati”, “Dal tramonto all’alba”, “Buon compleanno Mr. Grape”.
Terrence Howard – “Iron Man”, “Prisoners”, “Hustle & Flow – Il colore della musica”.
Shannyn Sossamon – “Il destino di un cavaliere”, “Kiss Kiss Bang Bang”, “40 giorni & 40 notti”.
Charlie Tahan – “Blue Jasmine”, “Io sono leggenda”, “Frankenweenie”.

Rimanete aggiornati sulla serie seguendo la pagina Facebook Wayward Pines Italia.

Fonti: Imdb; Scarlet Boulevard.


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I drastici cambiamenti di look per il cinema

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Nel mondo del cinema, soprattutto a Hollywood, gli attori fanno del loro meglio per calarsi nella parte nella maniera più credibile possibile. Spesso sono necessari degli stravolgimenti di look, qualche volta anche della forma fisica. In molti sono dimagriti o ingrassati tantissimo, sottoponendosi a regimi alimentari assurdi e in tempi brevi, ma c’è questo e molto altro. Oggi scopriamo quali sono stati i cambi di look più drastici nel cinema degli ultimi anni!

Jennifer Lawrence

La giovane attrice, premio Oscar per “Il lato positivo“, per girare i film sugli X-Men è diventata tutta blu, dev’essere stata una vera gioia per i truccatori!

Jennifer Lawrence

Meryl Streep

Il film “The Iron Lady” ha ricevuto pareri contrastanti ma c’è una persona che riesce a mettere tutti d’accordo ed è Meryl Streep. Qualunque cosa faccia, è sempre impeccabile, anche nei panni di una credibilissima Margaret Thatcher.

Meryl Streep

Johnny Depp

Non è nuovo alle trasformazioni, ma Johnny Depp in “Black Mass” (in uscita a settembre in Italia) ha dato del suo meglio. L’abbiamo visto nei panni di Willy Wonka, di Jack Sparrow, di Tonto, senza capelli in “Paura e delirio a Las Vegas”, ma qui interpreta James ‘Whitey’ Bulger e il risultato è davvero straordinario.

Johnny Depp - Black Mass

Jared Leto

Un terribile Joker per “Suicide Squad“, l’immagine di Jared Leto completamente trasformato ha fatto il giro del mondo già da tempo. Anche lui abilissimo nella trasformazione, non dimentichiamolo in “Dallas Buyers Club“, sublime.

Jared Leto

Margot Robbie

Rimaniamo in tema “Suicide Squad“, anche la splendida Margot Robbie (The Wolf of Wall Street) ha subito una notevole trasformazione per interpretare Harley Quinn.

Margot Robbie

Tilda Swinton

Rugosa e quasi irriconoscibile, la Swinton in “Grand Budapest Hotel” è andata controcorrente rispetto alle colleghe che venderebbero l’anima al diavolo pur di risultare più giovani!

Tilda Swinton

Steve Carell

Anche lui ha subito un notevole cambiamento per “Foxcatcher – Una storia americana“, dove recita al fianco di Channing Tatum.

Steve Carell

Christian Bale

Anche lui non è certo nuovo ai cambiamenti drastici: se in “The Fighter” l’avevamo visto un po’ sciupato, l’abbiamo ritrovato anche un po’ troppo in carne in “American Hustle ma a noi Christian piace sempre e comunque.

Christian Bale


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Robert Downey Jr. è l’attore più pagato al mondo

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Forbes lo conferma ancora una volta, l’attore che ha guadagnato di più è Robert Downey Jr., ancora una volta, anche quest’anno. L’attore ha incassato circa ottanta milioni di dollari, tutto merito del personaggio di Tony Stark/Iron Man che ha avuto grande successo sia con i film incentrati sulla sua storia ma ancor di più con  il fenomeno degli Avengers.

Robert Downey Jr. continua quindi ad incassare, quest’anno ha guadagnato perfino cinque milioni in più rispetto all’anno scorso. Ma chi c’è in classifica con lui? Nessuno l’avrebbe mai detto, ma al secondo posto troviamo nientemeno che Jackie Chan, risalito in classifica grazie ad alcune produzioni made in China che lo hanno portato a incassare una cifra intorno ai cinquanta milioni di dollari. Il terzo posto invece va a Vin Diesel con 47 milioni di dollari, tutto merito della saga di “Fast and furious” che continua ad avere molto successo.

Al quarto posto c’è Bradley Cooper seguito da Adam Sandler, mentre al sesto posto si piazza Tom Cruise. Solo  il dodicesimo posto per Johnny Depp con trenta milioni di dollari ma con l’arrivo del nuovo capitolo della saga dei “Pirati dei Caraibi” si prevede una risalita in classifica anche per lui, seguito al tredicesimo posto da Leonardo DiCaprio. Il trentesimo posto della classifica, l’ultimo, è occupato da Ranbir Kapoor mentre si fanno compagnia anche in questo caso – alla posizione numero 27 e 28 – Brad Pitt e George Clooney.

1. Robert Downey Jr. – $80 milioni
2. Jackie Chan – $50 milioni
3. Vin Diesel – $47 milioni
4. Bradley Cooper – $41.5 milioni
5. Adam Sandler – $41 milioni
6. Tom Cruise – $40 milioni
7. Amitabh Bachchan – $33.5 milioni
7. Salman Khan – $33.5 milioni
9. Akshay Kumar – $32.5 milioni
10. Mark Wahlberg – $32 milioni


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Dove studiare CG Animation e diventare Video Designer

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Chi ha uno spirito creativo ha la possibilità di coltivarlo attraverso dei corsi fortemente specializzati, una buona soluzione è senza alcun dubbio lo IED (Istituto Europeo di Design), che si trova in diverse città d’Italia.In continua evoluzione, l’istituto si occupa di valorizzare la creatività e la professionalità attraverso studi mirati e un percorso di formazione completo, a partire da solide basi teoriche fino ad una costante attività pratica, per facilitare l’ingresso nel mondo del lavoro con tutte le abilità necessarie, grazie a numerosi laboratori e collaborazioni e progetti con le aziende.

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Milano, Cagliari, Como, Firenze, Roma, Torino e Venezia sono le città italiane in cui si trova l’istituto in cui sono presenti quattro scuole, quelle di Design, Visual Communication, Moda, Management e Comunicazione. L’offerta didattica è ricca e comprende corsi triennali post-diploma, master, corsi biennali, corsi di specializzazione e formazione avanzata, corsi estivi e corsi semestrali in italiano, inglese, spagnolo e portoghese. Oltre ai corsi di Design, Management e comunicazione, Moda, Visual Communication ci sono dei corsi che si addicono maggiormente a chi ama il mondo del cinema e dell’animazione. Uno è quello di CG Animation, per imparare a creare in 3D e che offre sbocchi (agevolati da IED attraverso tirocini formativi, collaborazioni, field projects) nel mondo del cinema d’animazione, ma anche comunicazione e pubblicità. Questo corso specifico si trova nelle sedi di Roma e Milano, così come quello da Video Designer, altra risorsa importante in ambito cinematografico e nel campo dell’intrattenimento in genere. Ied

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Ecco a chi si ispirano i personaggi di American Horror Story

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La serie cult “American Horror Story” è ricca di personaggi ed essendo una serie antologica, sono diversi in ogni stagione. Ma come le trame, anche i personaggi a volte sono ispirati a storie reali. In attesa di scoprire cosa accadrà in “Hotel“, diamo un’occhiata alle vecchie stagioni e alle storie da brividi che hanno ispirato Brad Falchuck e Ryan Murphy.

The Black Dhalia

Elizabeth Short, soprannominata The Black Dhalia, è il personaggio interpretato da Mena Suvari nella prima stagione, “Murder House”. Anche se la storia è stata modificata appositamente per la sceneggiatura, la vera Elizabeth era un’aspirante attrice, aveva 22 anni ed è stata uccisa nel 1947. Il suo corpo fu trovato tagliato a metà e gli angoli delle sue labbra tagliati, conferendole quello che è stato rinominato “Glasgow smile”. Il suo assassino non è mai stato identificato.

Il caso Richard Speck

Sempre nella prima stagione scopriamo che nella casa sono state uccise delle giovani infermiere. La storia è ispirata al massacro di Richard Speck, avvenuto nel 1966. L’assassino era un marinaio texano che si intrufolò in un dormitorio di Chicago seviziando, stuprando e uccidendo otto infermiere.

Kit e Alma Walker

Passiamo alla seconda stagione, “Asylum“, in cui conosciamo Kit Walker e sua moglie Alma. Loro sono ispirati alla storia di Barney e Betty Hill, che nel 1961 furono tra le prime persone a sostenere di essere state rapite dagli alieni. La loro storia finì per diventare un bestseller con il libro “The Interrupted Journey” e nel 1975 fu raccontata anche in un film per la tv, “The UFO Incident“. Anche nella realtà i due personaggi erano una coppia di etnia mista.

Delphine LaLaurie

La perfida Madame interpretata magistralmente da Kathy Bates in “Coven” è esistita davvero e viveva proprio a New Orleans nell’800. Era una nota socialite che si divertiva a torturare e uccidere i suoi schiavi nella sua camera degli orrori, dicono che la sua casa sia ancora infestata.

Papa Legba

In “Coven” molti personaggi sono ispirati a leggende o storie realmente accadute. Papa Legba esiste nella cultura popolare, è considerato l’intermediario tra il mondo dei vivi e quello dei morti.

Marie Laveau

Il personaggio interpretato da Angela Bassett è stata una donna particolarmente influente a New Orleans tra il 1820 e il 1860. Parrucchiera proprio come in “American Horror Story“, praticava la magia nera, era nota per essere una guaritrice, tutt’ora molta gente si reca sulla sua tomba sperando che possa concedere loro dei benefici.

L’uomo con l’ascia

In “Coven” conosciamo anche The Axeman, che è esistito per davvero come i suoi illustri “colleghi”. Ancora oggi la sua identità rimane sconosciuta, ma tra il 1818 e il 1819 nella zona di New Orleans furono commessi diversi omicidi a lui attribuiti. Non è una finzione quanto si vede nella serie, con la sua ascia o un rasoio usava uccidere le sue vittime in una serata particolare e solo se non stavano ascoltando jazz.

Pepper e Schlitze Surtees

Arriviamo alla quarta stagione, quasi tutti i personaggi del “Freak Show” si basano su personaggi realmente esistiti ed anche al film “Freaks“. Il personaggio di Pepper (che appare per la prima volta nella seconda stagione) è ispirato a Schlitze Surtees, soprannominato “Pinhead” (sì, quello della canzone dei Ramones). L’uomo, microcefalo, riusciva ad esprimersi solo a monosillabi, la sua conoscenza era quella di un bambino di tre anni.

Edward Mordrake

Tutti i freaks hanno paura di lui, ma chi è? Il personaggio interpretato da Wes Bentley è realmente esistito nell’800 e la piccola faccia dietro la sua testa era la deformità che lo contraddistingueva. Il vero Mordrake si tolse la vita a soli 23 anni.

Grady Franklin Stiles Jr.

Evan Peters interpreta Jimmy Darling, personaggio basato su Grady Franklin Stiles. Le sue mani sembrano chele, tutta la sua famiglia aveva la stessa malformazione. Nato a Pittsburgh nel 1937 fu costretto a diventare un fenomeno da baraccone e affogò i suoi dispiaceri nell’alcol. Nel 1978 l’uomo uccise il fidanzato della figlia e nel 1993 a sua volta fu ucciso da un vicino di casa.

Twisty il clown

Ci sono stati molti clown spaventosi nella storia e ne abbiamo già parlato: Twisty, che conosciamo in “Freak Show” sembra essere più vicino a John Wayne Gacy. Conosciuto come il clown Pogo, tra il 1972 e il 1978 ha stuprato e ucciso almeno 33 ragazzi. Nel 1994 è stato ucciso con iniezione letale.

Violet e Daisy Hilton

Le gemelle siamesi Dot e Bette interpretate da Sarah Paulson probabilmente sono ispirate a Violet e Daisy Hilton. Nate nel 1908 in Inghilterra, le due gemelle erano unite al bacino e arrivarono a San Francisco nel 1915, si esibivano in spettacoli vaudeville a spalla di Charlie Chaplin, la loro storia viene raccontata in un documentario.

Aileen Wuornos

Anche se “Hotel” deve iniziare, i personaggi sono stati già presentati. Quello di Lily Rabe sarà ispirato a Aileen Wuornos, la serial killer già raccontata nel 2003 nel film “Monster” con protagonista Charlize Theron. Tra il 1989 e il 1990 la donna faceva la prostituta e uccise sette uomini. Condannata a morte, nel 2002 è morta dopo l’iniezione letale.

Edward_Mordrake


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Le serie tv da non perdere in autunno

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Tra vecchie certezze e nuovi arrivi, ci sono serie tv pronte a tenerci incollati al divano per tutto l’autunno e l’inverno, perciò godetevi gli ultimi giorni di caldo e stilate la lista delle serie tv che non potete perdervi per nessun motivo al mondo!

Fear the Walking Dead

In realtà la serie è già avviata, non ha aspettato l’autunno per non accavallarsi con l’originale. Le premesse non sono state delle migliori ma da appassionati dei fumetti e della serie “The Walking Dead” non potrete fare a meno di concedere almeno una possibilità. Il secondo episodio già migliora, aspettiamo di scoprire se sarà tutto in crescendo.

The Shannara Chronicles

Farà il suo debutto il 16 gennaio 2016 e seguirà il filone fantasy sdoganato con enorme successo da “Il trono di spade“. Elfi, troll e altre creature popolano una Terra del futuro dove ogni cosa è stata geneticamente modificata. Il trailer promette bene, ma i trailer lo fanno sempre. La serie è tratta dai libri di Terry Brooks e pare che sia stata molto curata, soprattutto per quanto riguarda gli effetti speciali: incrociamo le dita!

The Shannara Chronicles

American Horror Story: Hotel

Avete fatto check-in? Ryan Murphy e Brad Falchuck ci portano all’hotel Cortez, guidato da Lady Gaga, per questa quinta stagione della loro serie antologica. Torneranno molti personaggi delle stagioni precedenti, i creatori promettono brividi e sangue. Il pilot sarà in onda il prossimo 7 ottobre.

Sneaky Pete

Negli USA ha già debuttato ricevendo riscontri positivi, è la storia di Marius, un uomo che dopo aver lasciato la prigione decide di usare l’identità del suo ex compagno di cella, Pete.

The Bastard Executioner

Dopo la fine della fortunata serie “Sons of anarchy“, il creatore Kurt Sutter si è messo nuovamente al lavoro e ne è venuta fuori una nuova serie, ambientata nell’Inghilterra del 1300, l’epoca di Edoardo I. Il protagonista è un cavaliere costretto a diventare un boia.

Vinyl

C’è Martin Scorsese e ci sono i Rolling Stones (Mick Jagger). La serie arriverà nel 2016 ma c’è molta attesa già da mesi, sarà un grande successo a giudicare dalle premesse. Richie Finestra è un produttore musicale amante di sesso, droga e rock’n’roll.

Vinyl

The Walking Dead

12 ottobre, questa è la data per seguire il ritorno di Rick e capire come si evolverà la situazione in questa sesta stagione. Cosa succederà nella comunità di Alexandria? Finalmente assisteremo all’incontro tra Rick e Morgan, che non sarà dei più amichevoli…

Fargo

In arrivo il 12 ottobre, la serie ha avuto un grande successo con la sua prima stagione. Questa sarà ambientata a Sioux Falls nel 1979, il protagonista è Louis Solverson, l’uomo è di ritorno dalla guerra del Vietnam.

Ash vs. Evil Dead

Sam Raimi riporta Ash Williams sullo schermo: dopo 30 anni in cui ha evitato in tutti i modi il senso di responsabilità, l’uomo dovrà fare i conti con una piaga che minaccia di distruggere l’intero genere umano e proprio Ash sarà l’unica speranza di salvare l’umanità.

The Young Pope

Paolo Sorrentino debutta nel mondo delle serie tv dopo aver conquistato un Oscar per “La grande bellezza” ed essere arrivato al cinema la scorsa primavera con “Youth“. Jude Law interpreta Lenny Belardo, un papa che ha qualche problemino con la fede.

The Young Pope

Westworld

Partiamo dal cast, che è spaventoso: Anthony Hopkins, Ed Harris, Evan Rachel Wood, James Marsden, Thandie Newton, Ben Barnes, Rodrigo Santoro, Jeffrey Wright. LA storia è sceneggiata da Jonathan Nolan e potremmo già fermarci qui. Siamo in un parco dei divertimenti futuristico, la principale attrazione sono i cyborg, ma arriva sempre il momento in cui le macchine si ribellano all’uomo.

X-Files

Ma parliamo di loro: avevate nostalgia degli anni Novanta? Anche David Duchovny e Gillian Anderson, che torneranno nei panni di Fox e Dana. Anche questa sarà una serie evento, con sei episodi che speriamo non deludano le aspettative.

 


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Harry Potter: la cena di Natale nella Sala Grande di Hogwarts

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Un’occasione imperdibile per i fan della saga Harry Potter. La Warner Bros. Studio Tour di Londra ha messo in vendita i biglietti per partecipare alla cena di Natale nella Sala Grande di Hogwarts, l’imponente scuola di magia e stregoneria ideata dalla scrittrice J.K. Rowling.

L’evento avrà luogo il prossimo 3 Dicembre a Londra e sarà riservato ai maggiorenni che avranno acquistato i biglietti, venduti esclusivamente su internet, e andati a ruba nel giro di un paio d’ore. Ma non temete, il tutto esaurito registrato in così poco tempo probabilmente sarà lo stimolo per ripetere la cena esclusiva anche nel 2016. Se la cosa può rendervi il boccone meno amaro, sappiate che comunque il prezzo dell’ingresso era piuttosto proibitivo: 230 sterline (oltre 300 euro) per cenare nella Grande Sala della scuola in cui gli stessi personaggi della saga si ritrovavano a banchettare.

Harry Potter e i doni della morte parte II

I fortunati invitati a Hogwarts verranno accolti inizialmente da un aperitivo di benvenuto, per poi proseguire con un’eclettica cena rivivendo la stessa bellissima atmosfera del mondo magico. Questo, a patto che si presentino tutti in abiti scuri, ancora meglio in maschera; infine riceveranno in omaggio una bacchetta magica ispirata a quelle potenti dei personaggi della saga.
Un’occasione rara, ma per fortuna non unica, per lasciare il mondo babbano e cenare per una sera come un vero e proprio mago di Hogwarts. La Grande Sala sarà decorata con gran parte degli oggetti presenti nel set. Per cena verranno serviti prosciutti tempestati di ciliegie, fiammeggianti pudding natalizi, burrobirra, dessert, tanta musica e balli.

Questo l’itinerario completo della serata:

Ore 17,40: Partenza bus navetta dalla stazione di Watford.

Ore 18,00: Arrivo nella Hall dello Studio Tour con aperitivo e tartine di benvenuto.

Ore 18,30: Godetevi la sala d’attesa e l’esperienza cinematografica.

Ore 18,50: Ingresso nella Sala Grande.

Ore 19,00: Prendete posto insieme agli altri fan di Harry Potter e gustatevi le nostre portate nel set che ha ospitato le celebri feste di Hogwarts.

Ore 20,45: Esplorate il resto dello Studio Tour e godetevi una selezione di dolci sul binario 9 ¾ c una tazza di burrobirra nella caffetteria Backlot.

22,15: Ritorno alla Hall per la musica e i balli.

24,00: Partenza con bus navetta per la stazione di Watford.


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Cosa significa “saltare lo squalo”?

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Se arrivati a un certo punto del vostro percorso televisivo avete visto la vostra serie tv preferita cadere in declino, allora molto probabilmente avete anche assistito al famoso “salto dello squalo”. Ma che significa?

Saltare lo squalo” (in inglese “Jumping the shark“) è l’espressione con la quale si indica il momento esatto in cui il prodotto televisivo o cinematografico perde di qualità perché ricorre a un espediente narrativo eccessivamente esagerato, cambia il cast o stravolge la storia. La nascita di tale termine ha un momento e un riferimento precisi ed è stata coniata dal critico Jon Hein a proposito di una serie televisiva molto famosa, “Happy Days”.

Happy Days” la conosciamo tutti. E’ stata una sit-com americana di grande successo che è andata in onda negli Stati Uniti dal 1974 al 1984 (in Italia dal ’77 al 2000) che raccontava la bellezza spensierata di un’America anni ’50 attraverso le storie della famiglia Cunningham, del figlio Richie (Ron Howard) e dei suoi amici.
Nonostante il protagonista principale fosse proprio Richie, in realtà uno dei personaggi più amati e memorabili di tutta la serie era senza dubbio lo spavaldo e “fichissimo” Arthur Fonzarelli, in arte Fonzie (Henry Winkler).
Latin lover, sempre pettinato, con la sua giacca in pelle scura, Fonzie è entrato nell’immaginario collettivo con le sue espressioni e modi di fare: dal pugno tirato al jukebox per accenderlo, fino all’ “Hey” con pollice alzato per salutare i suoi amici “pivelli”. Un personaggio così forte e caratteristico che nel corso degli anni divenne sempre più popolare, fino ad ottenere uno spazio sempre più considerevole nella sit-com. E qui arriviamo al “salto dello squalo”.

Una delle locandine di "Happy Days" con parte del cast.

L’espressione a cui facciamo riferimento deriva dall’episodio di apertura della quinta stagione di Happy Days, in particolare la puntata “Hollywood part 2” (Titolo italiano: “Fonzie, un nuovo James Dean?“), in cui i personaggi principali si trovano a Los Angeles. Fra questi, ovviamente, c’è anche Fonzie che sta praticando sci nautico, sempre indossando il costume e l’immancabile giacca in pelle. Per dimostrare, però, di essere bravo e coraggioso, scommette con gli amici di riuscire a saltare un pericolosissimo squalo bianco.

La scena dura in tutto un paio di minuti e naturalmente vede Fonzie vincere la scommessa (video sotto). Per molti, però, questo episodio rappresenta il punto di svolta della sit-com, l’emblema della carenza di idee. A dire il vero quella puntata e quelle a seguire non furono un insuccesso, né tantomeno rappresentarono l’inizio della fine. Ma indubbiamente quell’evento mise in luce tutta la mancanza di un’inventiva che consentisse alla serie di viaggiare sui binari di sempre. Dalla felice, tranquilla e verosimile realtà dell’America anni 50 vissuta nella città di Milwaukee si era passati a un’avventurosa, improbabile e lontana sfida a Los Angeles: era segno che qualcosa non andava più e che si stava cercando di “spremere il prodotto”. Ciononostante Happy Days andò in onda per altri 7 anni (il salto dello squalo avvenne il 20 Settembre 1977) ottenendo sempre un discreto successo. Ma nell’immaginario collettivo cinematografico, quel momento specifico rappresentò per sempre “il punto di non ritorno” per eccellenza, il campanello d’allarme che da ora in poi, se azionato, suona il requiem di un prodotto televisivo.

Per parlare di attualità, una serie tv che “ha saltato lo squalo” è stata “Prison Break“: il format iniziale (evadere dal carcere) è stato stravolto dal momento in cui protagonisti della serie non si trovavano più in prigione. “Scrubs – Medici ai primi ferri” ha fatto lo stesso con la nona stagione rivoluzionando gran parte del cast: un gesto talmente folle da far pensare che in realtà lo squalo non sia stato neppure superato. E c’è anche chi parla del più recente “The Big Bang Theory” dopo l’entrata in scena di Prya, Amy e Bernadette. Oppure “Lost“, un immenso e totale salto che ha portato i produttori a non sapere come uscire dalla situazione in cui si erano infilati.
E secondo voi, quali sono state le serie tv che secondo voi hanno da tempo saltato lo squalo?


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22 cose da sapere su The Nightmare before Christmas

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Sono passati 22 anni da quando Jack Skellington e tutta Halloweentown hanno conquistato per sempre il cuore degli spettatori, il film diretto da Henry Selick e sceneggiato da Tim Burton è un cult imperdibile, che vale sia ad Halloween che a Natale.

Una storia d’amore, quella tra Jack e Sally, ormai diventata iconica: 22 anni dopo “The Nightmare before Christmas” rimane un film imperdibile, da consigliare, vedere e rivedere. Manca pochissimo al prossimo Halloween e non potevamo che omaggiare questi 22 anni splendidi, portati benissimo e mai una volta noiosi.

Jack Skellington

  1. Il film si basa su un poema che Tim Burton scrisse nel 1982, quando ancora era un animatore della Disney. Inizialmente era previsto che diventasse un cortometraggio, perché era troppo strambo, per fortuna le cose sono cambiate.
  2. Tim Burton non ha potuto dirigere il film per conflitti di interessi con gli impegni per “Batman Returns“, perciò ha deciso di chiamare a lavoro il caro amico Henry Selick, che ha diretto anche “Coraline e la porta magica“.
  3. Inizialmente era previsto che sul finale del film si scoprisse che il Bau Bau fosse il Dottor Finkelstein mascherato.
  4. Tim Burton ama portare avanti le collaborazioni che funzionano bene, non dimentica mai di avere con sé il compositore Danny Elfman, che ha realizzato le splendide musiche del film senza avere nemmeno una sceneggiatura in mano. Chi conosce bene il film sa anche che lo stesso Elfman presta la voce a Jack, che nella versione italiana invece è doppiato (divinamente) da Renato Zero. Nel film è presente anche un piccolo omaggio al compositore, se osservate la bizzarra orchestra della città di Halloween, dentro il contrabbasso c’è un uomo che rimanda ai tratti di Elfman.
  5. In realtà il protagonista Jack Skellington ha fatto la sua prima apparizione nel 1988 in un altro film cult di Tim Burton,BeetlejuiceSpiritello porcello”. Se avete buon occhio, lo potete scorgere sul cappello strampalato indossato da Michael Keaton. In realtà lo si può vedere anche in un altro film d’animazione di Henry Selick e prodotto da Tim Burton: “James e la pesca gigante“, datato 1996.
  6. Ci sono altri omaggi al re delle zucche in altri film: uno è “La principessa e il ranocchio” e lo si vede in un’ombra, Tim Burton lo ha inserito anche tra le stampe del papillon indossato dal Cappellaio Matto (Johnny Depp) in “Alice in Wonderland” ed Henry Selick lo ha omaggiato, si vede la sua sagoma in un uovo in “Coraline“.
  7. Per girare The Nightmare before Christmas in stop motion sono stati allestiti 230 set che riprendevano le illustrazioni di Ronald Searle e Edward Gorey. Per girare una scena di un minuto ci voleva una settimana.
  8. Una volta uscito in sala, il film non ha ottenuto un grande successo al botteghino, chi l’avrebbe detto che in ogni caso tutta quella fatica sarebbe stata premiata? Tre anni di lavoro, un minuto a settimana, 24 frames al secondo per un totale di 110.000.
  9. Nel film sono presenti più di 60 personaggi e per ognuno di essi sono stati creati tre o quattro duplicati.
  10. Ogni personaggio al suo interno ha un meccanismo che ne facilita i movimenti. Per le espressioni facciali di Jack Skellington sono state realizzate 400 teste diverse.
  11. Il set è stato studiato nel dettaglio, con delle botole da cui gli animatori potevano spuntare e lavorare più facilmente.
  12. Se un piccolo frame risultava essere sbagliato o imperfetto, bisognava ricominciare ogni volta da capo.
  13. In totale nella produzione hanno lavorato 13 animatori.
  14. Alla produzione si aggiungono un sacco di altri operatori, da chi si è occupato delle luci a chi ha creato i pupazzi, i set e chi si è occupato delle telecamere.
  15. A proposito di telecamere, c’erano otto crew sul set.
  16. Nella cultura pop “The Nightmare before Christmas” ha avuto una certa influenza, i protagonisti Jack e Sally vengono citati nel brano “I miss you” dei Blink 182 (“We can live like Jack and Sally if you want / where you can always find me/ we’ll have Halloween on Christmas / and in the night we’ll wish this never ends”.
  17. La colonna sonora del film è stata realizzata anche da band alternative rock, i brani sono stati riproposti da personaggi come Marilyn Manson, i Korn e Fiona Apple (il suo brano non fa parte dello stesso album).
  18. Topolino e Paperino, personaggi simbolo della Disney, hanno un piccolo cameo in NBC: sono stampati sui pigiami di due dei bambini che ricevono i regali dallo spaventoso Jack.
  19. Ricordate Igor, l’assistente del Dottor Finklestein? È un omaggio palese ad “Aigor” di “Frankenstein Jr.” di Mel Brooks.
  20. Un altro omaggio riguarda il mondo dell’arte e il celebre “L’Urlo” di Munch, visibile all’inizio del film.
  21. Tim Burton  ha raccontato che l’idea di realizzare “The Nightmare before Christmas” è nata mentre si trovava in un negozio e stavano rimpiazzando gli accessori di Halloween con quelli di Natale. Il titolo invece è una parodia del titolo di un poema natalizio: “The Night Before Christmas”.
  22. Tim Burton detiene il 50% dei diritti sui personaggi di “The Nightmare before Christmas” e ha declinato l’idea della Disney di creare una giostra a tema a Disneyland, così come ha rifiutato di realizzare un sequel, sostenendo che alcuni film dovrebbero rimanere “soli” e con il “loro spirito intatto”. Grazie di averlo fatto, Tim.

Jack

 

 


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American Horror Story e Shining: tutte le citazioni

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American Horror Story” è una serie tv antologica che vive di citazioni, il bello sta nel riuscire a scovarle tutte: da fatti di cronaca realmente accaduti a vecchie leggende passando per la cultura pop, dalla musica al cinema, quante ne avete notate nella quinta stagione?

American Horror Story: Hotel” inizia con il mostrare l’Hotel Cortez e la moquette è davvero molto familiare, la stessa dell’Overlook Hotel di “Shining“, un chiaro omaggio a Stanley Kubrick e al suo film cult con protagonista Jack Nicholson. Ryan Murphy e Brad Falchuck amano così tanto il film che hanno inserito altre citazioni evidenti anche nella serie “Scream Queens“, la più palese riproduce proprio il labirinto dell’hotel e uno dei protagonisti finisce “surgelato” proprio come Jack Torrance. Ma torniamo ad AHS, ecco alcune delle citazioni di “Shining” più palesi, che faranno la gioia dei fan.

Presence-Children-AHS-Hotel

La camera 237

Pensate un po’, il proprietario dell’hotel in cui è stato girato Shining chiese a Stanley Kubrick di usare un numero non presente nell’albergo per la camera 237, perché pensava che gli ospiti avrebbero avuto una reazione negativa. La stanza dopo l’uscita del film è stata la più richiesta. E sappiamo tutti che nella fiction nascondeva qualcosa di molto molto brutto. In “Hotel” non è la 237 la camera misteriosa, ma la 64, l’ex ufficio dello psicopatico Mr. March (Evan Peters) ospita anche un demone stupratore e altre cose non proprio divertenti da incontrare, non vi sveliamo altro.

Il bar

Il bar è un posto importantissimo per agevolare la riflessione e il delirio, nel caso di “Shining” abbiamo Jack Torrance (Jack Nicholson) e i suoi dialoghi con il barista fantasma. In “Hotel” il bar ricorda ancora quello del film di Kubrick e al bancone c’è Elizabeth Taylor (Dennis O’Hare).

Sally - AHS

Il cadavere nella doccia

Tra gli orrori della camera 237 c’è una donna nella vasca che attira l’attenzione di Jack ma che si trasforma presto in un disgustoso corpo ormai in putrefazione. Tanto per fare un altro omaggio al film, in “Hotel” ci sono ben due cadaveri/zombie nella doccia che aspettano John Lowe (Wes Bentley).

Le gemelline nel corridoio

Le gemelline di “Shining” sono una vera e propria leggenda, inserire una citazione diretta in un film che è un continuo omaggio al film era indispensabile ed infatti non mancano bambini inquietanti – Holden in primis – che si aggirano per i corridoi e spaventano i malcapitati, ma non chiedono di giocare con loro… questo no.

American Horror Story Hotel

Le inquadrature e la simmetria

La simmetria di “American Horror Story: Hotel” è un chiaro rimando a quella che vediamo anche in “Shining” ma non è la sola tecnica che omaggia Stanley Kubrick. Lo fanno le luci così come le riprese. Ricordate Danny che gira per i corridoi dell’Overlook Hotel con il suo triciclo? La telecamera rimane fissa sul protagonista, vicinissima a lui, lo segue per tutto il percorso fino a girare l’angolo e mostrare le due inquietanti gemelline che lo stanno aspettando. Succede la stessa identica cosa nei corridoi dell’hotel Cortez, quando i personaggi sono inquadrati da molto vicino e poi scorgono i bambini in fondo al corridoio. Non sarà mica un caso?

Hotel Cortez

 


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Game of Thrones: 10 cose da sapere sul cast

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Game of thrones” ha debuttato nel 2011, in Italia la conosciamo con il titolo de “Il trono di spade”, la serie tv già cult è creata da David Benioff e D.B. Weiss e basata sul ciclo di romanzi “Cronache del ghiaccio e del fuoco” di George R. R. Martin. Sono tantissimi i fan che seguono la serie in tutto il mondo, l’ultimo episodio della quinta stagione ha scatenato il putiferio sul web e generato le reazioni più disparate. In attesa di scoprire cosa succederà nella sesta, occupiamoci di alcune curiosità che riguardano il cast!

  1. Charles Dance interpreta il personaggio di Twin Lannister ma non ha mai letto i libri sostenendo che fossero troppo grossi, perciò un fan ha deciso di rivelargli il suo destino. Proprio come il suo personaggio è sposato con una donna di nome Joanna, dalla quale ha avuto tre figli.
  2. Isaac Hempstead Wright (Bran Stark) dopo la fine de “Il trono di spade” ha intenzione di proseguire gli studi, iscriversi all’università e studiare fisica.
  3. Emilia Clarke e Michelle Fairley non hanno recitato nei panni di Daenerys Targaryen e Catelyn Stark nel pilot.
  4. Carice Van Houten (Melisandre) era destinata a “Il trono di spade“: inizialmente aveva fatto il provino per il ruolo di Cersei ma a causa di altri impegni lavorativi non aveva potuto prendere parte al cast.
  5. Emilia Clarke, appena eletta donna più sexy del mondo da Esquire, ha raccontato di una scena in particolare in cui è stata totalmente ricoperta da sangue finto: “Il sangue finto è davvero molto appiccicoso. Così ero ricoperta dalla testa ai piedi di sangue finto e continuavo ad appiccicarmi a me stessa e ad altre cose. Così c’è stato un momento in cui registravamo e io sono sparita ed ero rimasta incastrata sul water”.
  6. L’attore Hafthór Júlíus Björnsson interpreta Gregor Clegane “la Montagna” e attualmente detiene il titolo di secondo uomo più forte del mondo.
  7. Rosie Leslie è una discendente di Carlo II d’Inghilterra ed è cresciuta nel castello di Lickleyhead, risalente al XVI secolo, è entrata nel cast de “Il trono di spade” nel 2012 nei panni di Ygritte.
  8. Natalie Dormer (Margaery Tyrell) è un’appassionata schermitrice e un tempo faceva parte della London Fencing Academy.
  9. Kit Harington, che interpreta il celeberrimo Jon Snow, in realtà si chiama Christopher Catesby Harington ma ha scoperto il suo vero nome solo quando aveva 11 anni.
  10. Nella serie televisiva sono nemici ma Peter Dinklage (Tyrion) e Lena Headey (Cersei) sono molto amici nella vita reale. È stato proprio Dinklage a suggerire che l’amica interpretasse Cersei.

 


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The Walking Dead, ecco chi ci ha lasciati… forse

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Spoiler, spoiler, spoiler. Se non avete visto l’episodio non potete dire che non siete stati avvisati, da adesso in poi per parlare dell’ultimo episodio di “The Walking Dead” è importante – fondamentale – raccontare l’accaduto.

Ieri sera negli USA è andato in onda “Thank you” il nuovo episodio di “The Walking Dead” che in Italia invece va in onda questa sera. Rick, amici e alessandriani sono alle prese con la mandria di zombie e l’invasione dei lupi, insomma tutti hanno un bel po’ da fare e come al solito il nostro sceriffo un po’ di più. Ancora non è riuscito a guadagnarsi la fiducia dei cittadini di Alessandria, che continuano a morire come mosche, però cerca di fare il possibile e anche se ha delle idee malsane apprezziamo l’impegno.

Ma andiamo subito al dunque, in questo episodio i fan della serie rimarranno a bocca aperta perché rischiano di aver perso per sempre uno dei personaggi più importanti di tutte le stagioni, il nostro amato Glenn. Tra tutti i membri del gruppo è sempre stato il più coraggioso e propositivo, perché, perché ce l’hanno portato via? Non appena la tragedia è avvenuta, i fan si sono subito mobilitati per cercare di trovare una soluzione nella trama che lasciasse intendere che Glenn in realtà non sia morto. E ci sono molti indizi che ci portano a crederlo, eccovi un bell’elenco per rincuorarvi.

Piccolo riassunto

Glenn e Nicholas sono rimasti incastrati in un vicolo mentre venivano assaliti da una mandria di zombie, per tutelarsi sono saliti su un cassonetto ma Nicholas in preda alla paura e ai sensi di colpa si è sparato un colpo in testa, cadendo addosso a Glenn e di conseguenza per terra, in mezzo ai vaganti.

La caduta

Nicholas cade addosso a Glenn, quindi in un certo senso gli fa da scudo contro gli zombie pronti a papparselo.

Le interiora

Nella scena in cui Glenn urla disperato ci sono gli zombie che mangiano intestini ma è più che evidente che non si tratta di quelli di Glenn, a meno che lui non li avesse sul collo.

Il cassonetto della salvezza

Guardando al rallentatore le immagini della corsa di Nicholas e Glenn verso il cassonetto si può scorgere uno spazio vuoto in cui Glenn potrebbe trovare riparo.

Il discorso di Michonne

Tornate un passo indietro e ricordate le parole di Michonne: “Sei mai stato ricoperto da così tanto sangue da non sapere se fosse tuo, dei vaganti o dei tuoi amici?”, il riferimento potrebbe essere rivolto al suo interlocutore o a Glenn, che si è ritrovato ricoperto dal sangue di Nicholas.

The Talking Dead

Steven Yeun non  ha partecipato al talk show “The Talking Dead”, al quale solitamente partecipano i personaggi che muoiono di puntata in puntata (e non sono pochi). È un altro indizio?

Il sangue degli zombie

Glenn è stato colui che ha “brevettato” la tecnica del ricoprirsi di sangue e budella dei vaganti per non farsi riconoscere una volta in mezzo a loro, potrebbe riusare la tecnica per salvarsi la vita e tornare dalla sua adorata Maggie.


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Che fine ha fatto il cast di “Gossip Girl”?

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Che l’abbiate amata oppure odiata, “Gossip Girl” è stata una serie tv molto seguita che si è conclusa nel 2012 e che ha lanciato diversi attori nel mondo del cinema, a partire da Blake Lively.La serie è basata sui romanzi di Cecily von Ziegesar, almeno nelle prime stagioni, e ruota attorno alla vita di Serena Van Der Woodsen e i suoi amici, tutti fanno parte della prestigiosa élite di Manhattan, vivono nell’Upper East Side e, nonostante la loro giovane età, possono permettersi di fare di tutto e di più. Il teen drama, a volte messo in discussione, ha avuto comunque un vasto seguito ed anche un impatto culturale da non trascurare: basti pensare che il 26 gennaio 2012 Michael Bloomberg, sindaco di New York, istituì il “Gossip Girl Day” in occasione del centesimo episodio della serie. I luoghi in cui i personaggi trascorrono il loro tempo, i loro abiti, quello che mangiano, sono diventati dei punti di riferimento per i fan, dando vita a un vero e proprio stile da imitare. Scopriamo invece cosa stanno facendo gli attori a quattro anni di distanza dalla fine della serie!

TUTTO QUELLO CHE NON SAPEVATE SU GOSSIP GIRL

Gossip Girl, cosa fanno oggi gli attori!

Blake Lively

La protagonista assoluta rimane l’affascinante Serena Van Der Woodsen, icona di stile amata, odiata, invidiata. Oggi Blake Lively è felicemente sposata con Ryan Reynolds (considerato uno degli uomini più sexy del mondo ed ex marito di Scarlett Johansson), da lui ha avuto una figlia e sta per arrivare anche il secondo bebè. L’attrice ha dato via al suo blog personale, Preserve.com, sperando di avere successo dando consigli di lifestyle ma il progetto non è andato come sperava. Di certo le è andata meglio sul grande schermo, è tornata nel 2015 con “Adaline – L’eterna giovinezza” e presto la vedremo in “Cafè Society” di Woody Allen, “The Shallows” e “All I see is you“, mica male come programma!

Serena van der Woodsen

Leighton Meester

La perfida Blair Waldorf è cresciuta e Leighton Meester non corrisponde esattamente al personaggio che interpretava. Dopo la fine di “Gossip Girl” sperava di poter avere successo grazie alla musica, il tentativo di “Heartstrings” del 2014 non è andato benissimo. Come modella invece la Meester ha sempre ricevuto molti apprezzamenti, l’icona di stile della serie tv, che amava lo stile classico ed elegante di Audrey Hepburn, nel 2015 è diventata testimonial di Jimmy Choo. Nel frattempo ha sposato l’attore Adam Brody (The O. C.), il matrimonio è stato celebrato due anni fa e un anno fa i due sono diventati genitori. Al cinema ha recitato in alcuni film che però non hanno ottenuto un grande successo, come “The Roommate” e “Indovina perché ti odio“, dal 2014 non ha lavorato ad altri progetti.

Blair Waldorf

Chace Crawford

L’ambizioso Nate Archibald aveva fatto perdere la testa alle ragazze, non solo nella serie tv ma anche nella realtà. Nel 2015 è stato il protagonista di “Blood & Oil” ma la soap opera della ABC non ha avuto il successo sperato ed è stata cancellata dopo una sola stagione. Warren Beatty lo ha reclutato per il suo prossimo film su Howard Hughes, Chace Crawford lavorerà insieme ad Alec Baldwin. Lontano dal mondo del gossip, ha fatto parlare di sé nel 2010, quando è stato arrestato in Texas per possesso di marijuana, presto lo vedremo anche nei film “Eloise” e “What’s the Point?“.

Penn Badgley

Il ragazzo solitario innamorato perso di Serena e incapace di farsi accettare a Manhattan perché proveniente da Brooklyn si è dato alla carriera musicale. Il film più recente in cui l’abbiamo visto risale al 2014 ed è “Cymbeline“, era stato annunciato anche il film “Greetings From Tim Buckley” in cui avrebbe interpretato Jeff Buckley. È il cantante del gruppo MOTHXR e sta per tornare al cinema anche lui: sarà nella pellicola indipendente “Adam Green’s Aladdin” insieme a Zoe Kravitz e Macaulay Culkin e sarà il Principe di Monaco.

Dan e Nate

Ed Westwick

Il perfido e tormentato Chuck che fine ha fatto? Dopo aver fatto a pezzi il cuore di Blair per poi riconquistarla una volta per tutte, l’attore britannico sembrava essere sparito dalle scene. In realtà nel 2013, dopo la fine di “Gossip Girl“, ha partecipato al riadattamento di “Romeo & Juliet“. Lo scorso anno ha recitato in “Bone in the Throat“, adattamento cinematografico del libro dello chef Anthony Bourdain, nello stesso anno è uscito “Scherzi della natura“; ha partecipato alla sfortunata serie “Wicked City“, cancellata dopo soli tre episodi, è in “Jackyll Island” e lo vedremo anche in “Take Down“, in uscita ad agosto negli USA.

Chuck Bass

Taylor Momsen

La ribelle Jenny, così nella serie come nella vita: la giovane Momsen, che ha iniziato a recitare quando era ancora piccolissima, ha preferito lasciar perdere le telecamere per dedicarsi alla musica. Con il suo look dark e i suoi The Pretty Reckless riscuote discreto successo e gira il mondo. Nessuno al suo fianco per il momento, pare che l’attrice e cantante non abbia affatto un carattere facile, chi avrà così tanto coraggio da provare a conquistarla?

Jenny

Jessica Szohr

Dal 2008 al 2010 è stata al fianco di Ed Weswtick, uno degli amori nati sul set di “Gossip Girl“, ma poi cos’ha combinato Jessica Szohr? L’attrice che nella serie interpretava Vanessa (la fricchettona considerata una poveraccia che indossa inspiegabilmente roba costosissima e sempre adatta ad ogni occasione), ha ottenuto una serie di piccoli ruoli al cinema e appare anche nel videoclip di “22” di Taylor Swift. L’abbiamo vista in “Kingdom” nei panni di Laura Melvin.

Vanessa

Kelly Rutherford

Più che per la sua carriera, l’attrice è rimasta al centro dell’attenzione a causa delle sue vicissitudini familiari. Molto peggio che in una puntata di “Gossip Girl“, la Rutherford ha perso la custodia dei suoi figli. Nel 2006 ha sposato il manager tedesco Daniel Giersch, due anni dopo erano già sull’orlo del divorzio e la Rutherford era incinta della seconda figlia, Helena. L’ex marito dell’attrice reclamò sostenendo di essere stato informato dai media della nascita della figlia, da lì ha avuto inizio una battaglia legale che ha portato Kelly Rutherford alla perdita della custodia dei figli, che ora vivono a Monaco con il padre. A questo si aggiunge il fatto che l’attrice ha dichiarato la bancarotta nel 2013, per vedere i suoi figli deve per forza andare in Europa.

Lily


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Serie tv autunno 2016, ecco quali vedere

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Ok, ok, l’estate non è ufficialmente finita, però si sente già nell’aria quel profumo d’autunno… Magari le foglie non sono ancora gialle, ma il calendario è pieno di date segnate, quelle dell’inizio delle serie tv, stagioni da riprendere o nuovi arrivi. Tra poco si abbasseranno le temperature, verrà voglia di coperte, popcorn e bingewatching, c’è da dire che siamo pronti. Infatti abbiamo preparato una lista delle serie tv che in questo autunno 2016 ci intratterranno come ogni anno ci sono anche i nuovi arrivi e molti sono degni di nota, almeno sulla carta. Staremo a vedere poi cosa succederà…

Agent X

TNT, prima stagione, in onda dal 23 settembre su Premium Action

L’icona sexy del cinema Sharon Stone si cimenta nei panni di Natalie Maccabee, vice-presidente degli Stati Uniti. La donna scopre che nella costituzione statunitense un paragrafo segreto le permette la creazione della figura di un agente speciale per proteggere il Paese. Serie sfortunata, cancellata dopo la prima stagione (10 episodi), ma c’è Sharon. Che fate, non la guardate?

Haters Back Off

Netflix, prima stagione, in onda dal 15 ottobre su Netflix

Colleen Ballinger veste i panni di Miranda Sings, una star senza talento che crede di aver già raggiunto il successo ma le cose non stanno esattamente così. Tuttavia Miranda è talmente convinta del suo talento che non ha alcuna intenzione di arrendersi. Il personaggio di Miranda è nato nel 2008, quando la Ballinger lo ha portato su YouTube, Netflix ha deciso di farne una serie che racconti la società attuale e il fascino che la fama ha sulle persone.

The Affair

Showtime, prima stagione, in onda dal 7 settembre su Sky Atlantic

Una donna sposata che lavora in una tavola calda ha una relazione clandestina con un insegnante in vacanza. Negli USA la serie è stata avviata due anni fa, la seconda stagione si è conclusa nel dicembre 2015 e si è aggiudicata due Golden Globes: miglior serie drammatica e migliore attrice in una serie drammatica, premio andato a Ruth Wilson.

Luke Cage

Netflix, prima stagione, in onda dal 30 settembre su Netflix

L’ex carcerato dalla forza incredibile e la pelle indistruttibile ha una serie tutta per sé. La Marvel colpisce ancora, dopo aver fatto la sua comparsa in “Jessica Jones”, Luke Cage (interpretato da Mike Colter) torna a combattere il crimine a New York. 13 episodi da bingewatching, Netflix li rilascerà tutti insieme a fine settembre.

Containment

The CW, prima stagione, in onda dal 15 settembre su Premium Action

La povera città di Atlanta dopo “The Walking Dead” è al centro di un’epidemia, alcuni quartieri vengono messi in quarantena e 4000 persone dovranno rimanere all’interno della cosiddetta zona rossa. Come se la caveranno? La serie non se l’è cavata benissimo, dopo una sola stagione lo scorso maggio ne è stato annunciato l’annullamento, per cui avete solo 13 episodi a disposizione ma non tutti hanno disprezzato.

The Crown

The Crown

Netflix, prima stagione, in onda dal 4 novembre

È considerata la serie evento di Netflix, anche perché è la più costosa mai prodotta dalla celebre piattaforma. La storia racconta la vita della giovane Regina Elisabetta, la serie è ideata da Peter Morgan che ha già pensato a 6 stagioni da 10 episodi ciascuna, che ruoteranno attorno alla vita di Elisabetta e della famiglia reale britannica dalla sua gioventù fino ai giorni nostri. In questa prima stagione vedremo  la protagonista pronta all’incoronazione e i primi anni del suo regno.

The Slap

NBC, prima stagione, in onda dal 1° ottobre su Premium Stories

Miniserie che riadatta la miniserie australiana, a sua volta basata sul romanzo di Christos Tsiolkas, “The slap” ha debuttato lo scorso anno negli USA. La storia inizia con la festa per i 40 anni di Hector, la situazione diventa drammatica a partire dal momento in cui il cugino del festeggiato, Harry, schiaffeggia il figlio di un’altra coppia. Può da questo piccolo episodio scaturire una serie televisiva? Ebbene sì, dall’evento scatenato da Harry vengono fuori ben altri sentimenti e rancori tenuti nascosti a lungo. Super cast: Peter Sarsgaard, Uma Thurman, Zachary Quinto, Melissa George, Brian Cox.

The Young Pope

Prima stagione, in onda dal 21 ottobre su Sky Atlantic

Paolo Sorrentino l’ha appena presentata a Venezia, la miniserie sarà trasmessa anche negli USA da HBO e ha come protagonista Jude Law, affiancato da Diane Keaton, Silvio Orlando, Sebastian Roché. A parte il teaser trailer, non è stato svelato nulla sulla trama della serie, che ha incuriosito il pubblico. Si tratta di un grande progetto, in ambito serie tv l’Italia inizia a compiere passi più grandi, le aspettative sono alte e speriamo vengano soddisfatte.

Easy

Netflix, prima stagione, in onda dal 22 settembre

Otto episodi che raccontano la varietà degli abitanti di Chicago. Un progetto ambizioso di Joe Swanberg che ha reclutato nomi importanti del cinema: Orlando Bloom, Malin Åkerman, Elizabeth Reaser, Dave Franco, Emily Ratajkowski.

Legends of tomorrow

The CW, prima stagione, in onda dal 19 ottobre su Premium Action

Dopo “Arrow” e “The Flash” ecco a voi un altro spin-off e se i primi due hanno avuto successo, non ci resta che pensare che non c’è due senza tre e che da ottobre ci saranno tantissimi fan di questa serie. Rip Hunter viaggia nel tempo e decide di tornare al 2016, a Central City riunisce un gruppo di supereroi per fermare la distruzione del mondo e del tempo. La cosa bella? I supereroi non sono tutti buoni.

Westworld

HBO, prima stagione, in onda dal 10 ottobre su Sky Atlantic

Un cast stellare per la serie basata sul film del 1973 che conosciamo come “Il mondo dei robot”. Anthony Hopkins, Evan Rachel Wood, Ed Harris, James Marsden sono alcuni dei protagonisti, la serie è attesissima anche perché tra i produttori esecutivi c’è J. J. Abrams e l’ideatore è Jonathan Nolan (fratello del regista Christopher), che ha diretto l’episodio pilota.

Westworld

Appuntamenti con altre serie tv che non sono alla prima stagione ma che non dovete perdere: trionfa Netflix, segnate tutte le date perché ci vorrà un bel po’ per smaltirle tutte!

The Walking Dead

AMC, settima stagione, in onda dal 23 ottobre su Fox

Rick (Andrew Lincoln) e il suo gruppo resistono ormai da 7 stagioni a tutte le minacce del mondo post-epidemia zombie. Stavolta però avranno a che fare con Negan (Jeffrey Dean Morgan), annunciato come il villain più cattivo che si sia mai visto nella serie. Lui e la sua Lucille sono apparsi sul finire della sesta stagione lasciandoci in sospeso, qualcuno dei protagonisti perderà la vita, ma chi?

Black Mirror

Netflix, terza stagione, in onda dal 21 ottobre

La serie è composta da episodi autoconclusivi, ambientati in situazioni distopiche che mostrano le conseguenze dello sviluppo delle tecnologie, soprattutto sulle relazioni umane. Le prime due stagioni, composte da tre episodi ciascuna, hanno avuto grande successo, questa terza in arrivo sarà composta da 6 episodi, è già stata annunciata la quarta per il 2017.

Una mamma per amica

Netflix, ottava stagione, in onda dal 25 novembre

Le Gilmore Girls tornano in tv con una stagione speciale composta da quattro episodi, suddivisi nelle quattro stagioni. Ha fatto tanto scalpore la notizia del ritorno della serie, secondo i fan più sfegatati conclusasi malamente. Netflix ha colto la palla al balzo e quella di novembre è una delle date più attese per rivedere Lorelai e Rory e i bizzarri personaggi della cittadina immaginaria di Stars Hollow.

[In aggiornamento]

 

 

 


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